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MERCOLEDì DELLE CENERI
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MERCOLEDì DELLE CENERI
MERCOLEDì DELLE CENERI : INIZIA LA QUARESIMA!
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Il mercoledì delle Ceneri, la cui liturgia è marcata storicamente dall’inizio della penitenza pubblica, che aveva luogo in questo giorno, e dall’intensificazione dell’istruzione dei catecumeni, che dovevano essere battezzati durante la Veglia pasquale, apre ora il tempo salutare della Quaresima.
Lo spirito comunitario di preghiera, di sincerità cristiana e di conversione al Signore, che proclamano i testi della Sacra Scrittura, si esprime simbolicamente nel rito della cenere sparsa sulle nostre teste, al quale noi ci sottomettiamo umilmente in risposta alla parola di Dio. Al di là del senso che queste usanze hanno avuto nella storia delle religioni, il cristiano le adotta in continuità con le pratiche espiatorie dell’Antico Testamento, come un “simbolo austero” del nostro cammino spirituale, lungo tutta la Quaresima, e per riconoscere che il nostro corpo, formato dalla polvere, ritornerà tale, come un sacrificio reso al Dio della vita in unione con la morte del suo Figlio Unigenito.
È per questo che il mercoledì delle Ceneri, così come il resto della Quaresima, non ha senso di per sé, ma ci riporta all’evento della Risurrezione di Gesù, che noi celebriamo rinnovati interiormente e con la ferma speranza che i nostri corpi saranno trasformati come il suo.
Il rinnovamento pasquale è proclamato per tutta l’umanità dai credenti in Gesù Cristo, che, seguendo l’esempio del divino Maestro, praticano il digiuno dai beni e dalle seduzioni del mondo, che il Maligno ci presenta per farci cadere in tentazione. La riduzione del nutrimento del corpo è un segno eloquente della disponibilità del cristiano all’azione dello Spirito Santo e della nostra solidarietà con coloro che aspettano nella povertà la celebrazione dell’eterno e definitivo banchetto pasquale. Così dunque la rinuncia ad altri piaceri e soddisfazioni legittime completerà il quadro richiesto per il digiuno, trasformando questo periodo di grazia in un annuncio profetico di un nuovo mondo, riconciliato con il Signore.
L'origine del Mercoledì delle ceneri è da ricercare nell'antica prassi penitenziale. Originariamente il sacramento della penitenza non era celebrato secondo le modalità attuali.
Il liturgista Pelagio Visentin sottolinea che l'evoluzione della disciplina penitenziale è triplice: "da una celebrazione pubblica ad una celebrazione privata; da una riconciliazione con la Chiesa, concessa una sola volta, ad una celebrazione frequente del sacramento, intesa come aiuto-rimedio nella vita del penitente; da una espiazione, previa all'assoluzione, prolungata e rigorosa, ad una soddisfazione, successiva all'assoluzione".
La celebrazione delle ceneri nasce a motivo della celebrazione pubblica della penitenza, costituiva infatti il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli che sarebbero stati assolti dai loro peccati la mattina del giovedì santo.
Nel tempo il gesto dell'imposizione delle ceneri si estende a tutti i fedeli e la riforma liturgica ha ritenuto opportuno conservare l'importanza di questo segno.
La teologia biblica rivela un duplice significato dell'uso delle ceneri:
1 - Anzitutto sono segno della debole e fragile condizione dell'uomo. Abramo rivolgendosi a Dio dice: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere..." (Gen 18,27).
Giobbe riconoscendo il limite profondo della propria esistenza, con senso di estrema prostrazione, afferma: "Mi ha gettato nel fango: son diventato polvere e cenere" (Gb 30,19).
In tanti altri passi biblici può essere riscontrata questa dimensione precaria dell'uomo simboleggiata dalla cenere (Sap 2,3; Sir 10,9; Sir 17,27).
2 - Ma la cenere è anche il segno esterno di colui che si pente del proprio agire malvagio e decide di compiere un rinnovato cammino verso il Signore. Particolarmente noto è il testo biblico della conversione degli abitanti di Ninive a motivo della predicazione di Giona: "I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, dal più grande al più piccolo. Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere" (Gio 3,5-9). Anche Giuditta invita tutto il popolo a fare penitenza affinché Dio intervenga a liberarlo: "Ogni uomo o donna israelita e i fanciulli che abitavano in Gerusalemme si prostrarono davanti al tempio e cosparsero il capo di cenere e, vestiti di sacco, alzarono le mani davanti al Signore" (Gdt 4,11).
La semplice ma coinvolgente liturgia del mercoledì delle ceneri conserva questo duplice significato che è esplicitato nelle formule di imposizione: "Ricordati che sei polvere, e in polvere ritornerai" e "Convertitevi, e credete al Vangelo".
Adrien Nocent sottolinea che l'antica formula (Ricordati che sei polvere...) è strettamente legata al gesto di versare le ceneri, mentre la nuova formula (Convertitevi...) esprime meglio l'aspetto positivo della quaresima che con questa celebrazione ha il suo inizio. Lo stesso liturgista propone una soluzione rituale molto significativa: "Se la cosa non risultasse troppo lunga, si potrebbe unire insieme l'antica e la nuova formula che, congiuntamente, esprimerebbero certo al meglio il significato della celebrazione: "Ricordati che sei polvere e in polvere tornerai; dunque convertiti e credi al Vangelo".
Il rito dell'imposizione delle ceneri, pur celebrato dopo l'omelia, sostituisce l'atto penitenziale della messa; inoltre può essere compiuto anche senza la messa attraverso questo schema celebrativo: canto di ingresso, colletta, letture proprie, omelia, imposizione delle ceneri, preghiera dei fedeli, benedizione solenne del tempo di quaresima, congedo.
Le ceneri possono essere imposte in tutte le celebrazioni eucaristiche del mercoledì ma sarà opportuno indicare una celebrazione comunitaria "privilegiata" nella quale sia posta ancor più in evidenza la dimensione ecclesiale del cammino di conversione che si sta iniziando.
Il Mercoledì delle Ceneri ricorre quaranta giorni prima della Pasqua, escludendo però dal conteggio le domeniche (che non sono mai state considerate giorni di digiuno); ricorre quarantaquattro giorni prima del Venerdì Santo se si includono anche le domeniche (per questo il rito ambrosiano, come del resto quello bizantino, riporta a 40 i giorni totali della Quaresima facendola iniziare 4 giorni dopo). Essendo basata direttamente sul calcolo della Pasqua, la sua data cade quindi in un giorno diverso ogni anno, compreso in un periodo che va all'incirca dall'inizio di febbraio alla metà di marzo.
Cari fratelli e sorelle in Cristo, da domani inizia un tempo forte: la Quaresima!
Questa ci fa entrare in un tempo di deserto. La Quaresima, infatti, è per ogni cristiano un’esperienza non solo utile, ma necessaria.
La Quaresima è un tempo per liberarci dalle cose inutili, per riscoprire l’essenziale e nell’esperienza del deserto, scopriamo l’amore del Padre, che ci rende forte il cuore, come ha fatto con Gesù durante i 40 giorni di prova nel deserto.
La forza di Dio ci viene dalla sua Parola che ci parla di Cristo. Anzi, Gesù non è soltanto guidato dalla Parola, ma è lui stesso «Parola di Dio».[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
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Il mercoledì delle Ceneri, la cui liturgia è marcata storicamente dall’inizio della penitenza pubblica, che aveva luogo in questo giorno, e dall’intensificazione dell’istruzione dei catecumeni, che dovevano essere battezzati durante la Veglia pasquale, apre ora il tempo salutare della Quaresima.
Lo spirito comunitario di preghiera, di sincerità cristiana e di conversione al Signore, che proclamano i testi della Sacra Scrittura, si esprime simbolicamente nel rito della cenere sparsa sulle nostre teste, al quale noi ci sottomettiamo umilmente in risposta alla parola di Dio. Al di là del senso che queste usanze hanno avuto nella storia delle religioni, il cristiano le adotta in continuità con le pratiche espiatorie dell’Antico Testamento, come un “simbolo austero” del nostro cammino spirituale, lungo tutta la Quaresima, e per riconoscere che il nostro corpo, formato dalla polvere, ritornerà tale, come un sacrificio reso al Dio della vita in unione con la morte del suo Figlio Unigenito.
È per questo che il mercoledì delle Ceneri, così come il resto della Quaresima, non ha senso di per sé, ma ci riporta all’evento della Risurrezione di Gesù, che noi celebriamo rinnovati interiormente e con la ferma speranza che i nostri corpi saranno trasformati come il suo.
Il rinnovamento pasquale è proclamato per tutta l’umanità dai credenti in Gesù Cristo, che, seguendo l’esempio del divino Maestro, praticano il digiuno dai beni e dalle seduzioni del mondo, che il Maligno ci presenta per farci cadere in tentazione. La riduzione del nutrimento del corpo è un segno eloquente della disponibilità del cristiano all’azione dello Spirito Santo e della nostra solidarietà con coloro che aspettano nella povertà la celebrazione dell’eterno e definitivo banchetto pasquale. Così dunque la rinuncia ad altri piaceri e soddisfazioni legittime completerà il quadro richiesto per il digiuno, trasformando questo periodo di grazia in un annuncio profetico di un nuovo mondo, riconciliato con il Signore.
L'origine del Mercoledì delle ceneri è da ricercare nell'antica prassi penitenziale. Originariamente il sacramento della penitenza non era celebrato secondo le modalità attuali.
Il liturgista Pelagio Visentin sottolinea che l'evoluzione della disciplina penitenziale è triplice: "da una celebrazione pubblica ad una celebrazione privata; da una riconciliazione con la Chiesa, concessa una sola volta, ad una celebrazione frequente del sacramento, intesa come aiuto-rimedio nella vita del penitente; da una espiazione, previa all'assoluzione, prolungata e rigorosa, ad una soddisfazione, successiva all'assoluzione".
La celebrazione delle ceneri nasce a motivo della celebrazione pubblica della penitenza, costituiva infatti il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli che sarebbero stati assolti dai loro peccati la mattina del giovedì santo.
Nel tempo il gesto dell'imposizione delle ceneri si estende a tutti i fedeli e la riforma liturgica ha ritenuto opportuno conservare l'importanza di questo segno.
La teologia biblica rivela un duplice significato dell'uso delle ceneri:
1 - Anzitutto sono segno della debole e fragile condizione dell'uomo. Abramo rivolgendosi a Dio dice: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere..." (Gen 18,27).
Giobbe riconoscendo il limite profondo della propria esistenza, con senso di estrema prostrazione, afferma: "Mi ha gettato nel fango: son diventato polvere e cenere" (Gb 30,19).
In tanti altri passi biblici può essere riscontrata questa dimensione precaria dell'uomo simboleggiata dalla cenere (Sap 2,3; Sir 10,9; Sir 17,27).
2 - Ma la cenere è anche il segno esterno di colui che si pente del proprio agire malvagio e decide di compiere un rinnovato cammino verso il Signore. Particolarmente noto è il testo biblico della conversione degli abitanti di Ninive a motivo della predicazione di Giona: "I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, dal più grande al più piccolo. Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere" (Gio 3,5-9). Anche Giuditta invita tutto il popolo a fare penitenza affinché Dio intervenga a liberarlo: "Ogni uomo o donna israelita e i fanciulli che abitavano in Gerusalemme si prostrarono davanti al tempio e cosparsero il capo di cenere e, vestiti di sacco, alzarono le mani davanti al Signore" (Gdt 4,11).
La semplice ma coinvolgente liturgia del mercoledì delle ceneri conserva questo duplice significato che è esplicitato nelle formule di imposizione: "Ricordati che sei polvere, e in polvere ritornerai" e "Convertitevi, e credete al Vangelo".
Adrien Nocent sottolinea che l'antica formula (Ricordati che sei polvere...) è strettamente legata al gesto di versare le ceneri, mentre la nuova formula (Convertitevi...) esprime meglio l'aspetto positivo della quaresima che con questa celebrazione ha il suo inizio. Lo stesso liturgista propone una soluzione rituale molto significativa: "Se la cosa non risultasse troppo lunga, si potrebbe unire insieme l'antica e la nuova formula che, congiuntamente, esprimerebbero certo al meglio il significato della celebrazione: "Ricordati che sei polvere e in polvere tornerai; dunque convertiti e credi al Vangelo".
Il rito dell'imposizione delle ceneri, pur celebrato dopo l'omelia, sostituisce l'atto penitenziale della messa; inoltre può essere compiuto anche senza la messa attraverso questo schema celebrativo: canto di ingresso, colletta, letture proprie, omelia, imposizione delle ceneri, preghiera dei fedeli, benedizione solenne del tempo di quaresima, congedo.
Le ceneri possono essere imposte in tutte le celebrazioni eucaristiche del mercoledì ma sarà opportuno indicare una celebrazione comunitaria "privilegiata" nella quale sia posta ancor più in evidenza la dimensione ecclesiale del cammino di conversione che si sta iniziando.
Il Mercoledì delle Ceneri ricorre quaranta giorni prima della Pasqua, escludendo però dal conteggio le domeniche (che non sono mai state considerate giorni di digiuno); ricorre quarantaquattro giorni prima del Venerdì Santo se si includono anche le domeniche (per questo il rito ambrosiano, come del resto quello bizantino, riporta a 40 i giorni totali della Quaresima facendola iniziare 4 giorni dopo). Essendo basata direttamente sul calcolo della Pasqua, la sua data cade quindi in un giorno diverso ogni anno, compreso in un periodo che va all'incirca dall'inizio di febbraio alla metà di marzo.
Cari fratelli e sorelle in Cristo, da domani inizia un tempo forte: la Quaresima!
Questa ci fa entrare in un tempo di deserto. La Quaresima, infatti, è per ogni cristiano un’esperienza non solo utile, ma necessaria.
La Quaresima è un tempo per liberarci dalle cose inutili, per riscoprire l’essenziale e nell’esperienza del deserto, scopriamo l’amore del Padre, che ci rende forte il cuore, come ha fatto con Gesù durante i 40 giorni di prova nel deserto.
La forza di Dio ci viene dalla sua Parola che ci parla di Cristo. Anzi, Gesù non è soltanto guidato dalla Parola, ma è lui stesso «Parola di Dio».[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Re: MERCOLEDì DELLE CENERI
LA FUNZIONE DELLE CENERI DOMANI ORE 18,00-- SU BOV TV LIVE.
padrealdo- Team Bov Tv
-
Numero di messaggi : 199
Età : 77
Località : Butera
Data d'iscrizione : 24.10.08
Re: MERCOLEDì DELLE CENERI
SARÒ DOMANI SERADAVANTI ALLA TV PER SEGUIRE LA FUNZIONE
D_elegado- Team Bov Tv
-
Numero di messaggi : 2639
Età : 101
Località : Persona del mondo
Umore : Laggiú ho lasciato i miei ricordi... mentre io scrivo ...i pensieri vanno ,vengono e certe volte ritornano...
Data d'iscrizione : 07.02.09
Re: MERCOLEDì DELLE CENERI
Mi ero dimenticato!!!!
Meno male avete fatto bene a ricordarlo ed a parlare.
Ricordiamo anche che domani non si mangia carne, non so se si deve fare anche il digiuno e astinenza , non mi ricordo , mi ricordavo solo per la carne.
Meno male avete fatto bene a ricordarlo ed a parlare.
Ricordiamo anche che domani non si mangia carne, non so se si deve fare anche il digiuno e astinenza , non mi ricordo , mi ricordavo solo per la carne.
MEDIUM- Super collaboratore
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Numero di messaggi : 2185
Età : 64
Località : milano
Data d'iscrizione : 07.02.09
Re: MERCOLEDì DELLE CENERI
Ho visto la funzione delle ceneri, e' tanto tempo che non vedevo questa Celebrazione Eucaristica.
Grazie per tutto quello che fate.
Grazie per tutto quello che fate.
MEDIUM- Super collaboratore
-
Numero di messaggi : 2185
Età : 64
Località : milano
Data d'iscrizione : 07.02.09
Re: MERCOLEDì DELLE CENERI
VENERDI' ORE 18,00 VIA CRUCIS. SANTA QUARESIMA A TUTTI. CHIARIAMO IL DIGIUNO E' PER OGGI E IL VENERDI SANTO. MENTRE L'ASTINENZA DALLE CARNI E' OBBLIGATORIA TUTTI I VENERDI' DI QUARESIMA, COMPRESO IL VENERDI SANTO. UN ABBRACCIO E VOGLIAMOCI BENE. W BOV TV IL SITO DELLA FRATELLANZA E DELLA CIVILE CONVIVENZA.
padrealdo- Team Bov Tv
-
Numero di messaggi : 199
Età : 77
Località : Butera
Data d'iscrizione : 24.10.08
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