Farmaci e apparecchiature mediche da Butera a un villaggio del Kossovo

Butera. I medicinali, diverse apparecchiature e dotazioni mediche, e quant'altro si trovava nell'ambulatorio del compianto dott. Giuseppe Giarratana è stato consegnato nei giorni scorsi all'ambulatorio di un villaggio serbo a Kamenica e contribuirà ad alleviare le sofferenze ed i problemi delle popolazioni kossovare tanto duramente colpite dalla guerra e dalla povertà.
A comunicarlo è stato il brigadiere dei carabinieri in missione nel Kossovo, Calogero Bennici. Quest'ultimo, a nome dell'Arma, assieme all'appuntato Francesco Giardina, aveva coordinato la raccolta di generi di prima necessità a favore di quelle popolazioni che era stata promossa dalla parrocchia Maria Ausiliatrice di padre Aldo Contraffatto.
Il maresciallo dei carabinieri ha comunicato che, quanto donato dalla famiglia Giarratana, è giunto in un ambulatorio di un villaggio serbo consentendo di venire incontro alle quotidiane esigenze di tante persone che non hanno la benché minima assistenza medica.
Il dott. Giuseppe Giarratana, stimato medico condotto buterese, è morto prematuramente lo scorso anno, ma il suo esempio di persona al servizio del prossimo, grazie alla donazione da parte dei suoi familiari di medicinali e dotazioni mediche del suo studio, continuerà a vivere nel Kossovo grazie alla disponibilità del figlio Gaetano che ha deciso di aderire alla raccolta di viveri, medicinali e generi di prima necessità avviata nel mese scorso dalla parrocchia Maria Ausiliatrice di padre Contraffatto.
«Questo gesto ritengo sia stato il gesto migliore per ricordarlo - ha sottolineato il figlio Gaetano - mio padre nel corso della sua esistenza s'è sempre speso a favore dei più deboli, per questo abbiamo ritenuto di donare quanto c'era nel suo ambulatorio a chi ne aveva più bisogno.
Penso - ha concluso Gaetano Giarratana - che se fosse stato vivo, avrebbe fatto questo ed altro per le popolazioni del Kossovo in quanto era una persona che stava sempre dalla parte dei più bisognosi. Sono certo che, con questo gesto, oltre a portare avanti un'importante opera umanitaria, abbiamo contribuito a mantenere vivo il suo ricordo e il suo esempio».


24/11/2011

complimenti per tutto quello che fate per i paesi poveri
con questo volevo laciare due parole tratte da una canzone
dei mondo marcio .

Mio Dio che mi hai messo in un mondo marcio
lo so che sono molti i peccati che faccio
l'unico straccio di scusa è che vivo tra balordi e malati,
e adesso che i fottuti accordi sono saltati,
ho morti a tutti i lati,
corpi mutilati,
in sobborghi devastati,
travolti dagli attentati,
colti impreparati,
da corpi armati
coi volti bendati
soldati marci e morti soldati,
tre quarti di avvocati coprono ingorghi scoppiati
in questo mondo i più poveri chiedono soldi affamati,
siamo condannati al suolo,
e vogliamo spiccare il volo, e per questo ogni uomo sta solo,
ma se nessuno fa del buono, nessuno avrà il perdono
di chi sta sul trono, ed ha il tuono,
un Dio buono,
Mi ha messo nelle mani il futuro, perchè giuro che tengo duro
finchè il mondo saprà chi sono..


Auguro una buona vita a tutti coloro che soffrono