Butera, la crisi compatta i giovani

Giovedì 19 Gennaio 2012CL Provincia,pagina 35

Butera. L'Associazione Ugo (Unione giovani ottimisti), sull'onda della protesta che si sta registrando in questi giorni in tutta l'Isola, ha lanciato un appello a tutti i giovani buteresi ad aderire compatti all'iniziativa promossa per stamani e domani in Piazza Sicilia.
Qui i giovani dell'Associazione Ugo si riuniranno dalle ore 7 alle ore 10 per quella che hanno definito «Una nuova rivoluzione culturale». Un evento che, secondo i giovani, «se deve nascere essa non può che essere concepita nella piazza intitolata alla nostra terra!».
Nell'occasione l'associazione Ugo ha sottolineato: «Noi tutti giovani di Butera ci rivolgiamo al cuore di questa Nostra Comunità, indipendentemente dall'appartenenza politica, associativa e religiosa, ma semplicemente come esseri umani! Ci troviamo ad affrontare la più spaventosa delle prove: la crisi economica e sociale. Osiamo dire che siamo nel bel mezzo della crisi dei valori che hanno forgiato la nostra identità».
Per questa ragione dai giovani buteresi dell'Associazione Ugo è partito l'appello: «Uniamoci tutti e combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia a tutti gli uomini lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza». I giovani buteresi hanno infine chiesto la collaborazione di tutti i cittadini, dei lavoratori e commercianti «per affrontare la crisi faccia a faccia e batterci per i nostri diritti».
C. L.


19/01/2012

E' stata una manifestazione che ha fatto scendere nelle piazze del paese tantissime persone di ogni genere e grado, una cosa cosi' nn si era mai vista a Butera,grazie all'inventiva dell'associazione UGO,veramente ben organizzata e questo ci fa capire che i giovani a butera sono partecipi ai problemi che il nostro paese e l'intera nazione sta vivendo...bravi tutti i partecipanti e facciamo vedere a chi ci taccia per mafiosi..cosa i siciliani vogliono dimostrare ad un governo dove la mafia e' assolutamente presente, la mafia si trova li' dove moltissimi sono gli indagati di collaborazionismo mafioso e non i cittadini siciliani che manifestano il loro scontento per una realta' invivibile .